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Spedizione Lavrio

Spedizione Lavrio 2020
Foto di Leo Messana

Fuoristrada, cultura, solidarietà. Queste stono state tre caratteristiche importanti; che il Team di Protection 4Kids ha messo in evidenza con la sua ultima spedizione a Lavrio in Grecia. Spedizione nata per aiutare i bimbi all’interno del campo profughi.

Ma andiamo con ordine, infatti Protection 4Kids è un’associazione nata dalla volontà di alcuni giovani di Castelfranco Veneto di aiutare i bimbi in difficoltà. Il lavoro di questa associazione è tanto e spazia dall’attività online a quella più intensa sul campo. Ed è di quest’ultima, che vorremmo raccontare attraverso le parole dei ragazzi che si sono messi in prima fila; e sono andati sino in Grecia a bordo dei veicoli carichi di ogni genere di materiale.

Gli equipaggi di Protection 4Kids

Ben 3 veicoli, un Suzuki, un Pajero ed un grosso furgone carichi di ogni genere di prodotti alimentari, sanitari, e di prima necessità. Gli equipaggi “onboard” erano formati da Andrea Baggio, Annachiara Sarto, Daniele Mazzola, Maria Teresa Nonis, Enzo Baggio, Luisa Belviso, Leo Messana. I quali hanno affrontato il lungo viaggio prima sino al porto di Ancona; poi con il traghetto fino a Patrasso ed, attraverso le stradine della Grecia ancora immersa in una stagione autunnale, hanno raggiunto Lavrio.

Andrea Baggio ci ha detto che l’esperienza è stata unica; prima di partire non immaginava di trovare una situazione del genere. Incontrare persone che, nella loro terra erano persone tranquille, realizzate, con una vita, una famiglia, una casa, un’auto; poi all’improvviso dal governo vengono dichiarati terroristi solo perché provenienti dal Kurdistan è qualcosa di inconcepibile.

Leo Messana; ha detto che non avrebbe mai creduto di vedere degli sguardi così intensi tra le persone che vivono con niente, in situazioni tanto difficili. Partito con l’incarico di guidare il Pajero attraverso le piste più difficili; ha scattato molte foto ed ha vissuto un’esperienza che non si può descrivere.  Di fatto questa esperienza lo ha ancora più convinto che il lavoro che sta facendo con il team di Protection 4Kids è pieno di soddisfazione e molto importante.

Com’è nata l’idea della spedizione

Annachiara Sarto è l’ideatrice della spedizione e direttrice del progetto; ha maturato molta esperienza in fatto di spedizioni umanitarie, infatti aveva già visitato i campi di Malakasa, Schisto; inoltre era già stata in Nepal a Katmandu. Quindi, dopo aver visto ed incontrato molte persone, ascoltato molte storie decisamente difficili ha deciso di realizzare questo nuovo progetto. 

Progetto che ha avuto il via a Corinto, con la consegna di un computer portatile a Dahlo; uno scrittore rifugiato che Annachiara aveva conosciuto nella spedizione precedente; la cui storia di vita le era rimasta nel cuore. 

Ma di fatto sono molte le storie che Annachiara ha ascoltato ed è per questo che desidera proseguire con questo progetto, ritornando in  Grecia già il prossimo mese, con materiale utile ad affrontare la stagione invernale. Assieme a Protection 4Kids ha predisposto una piattaforma sulla quale si può contribuire con donazioni; ma chi desidera contribuire con donazioni di materiali, cibo durante le campagne di raccolta. 

Fuoristrada, cultura e cucina

La capacità di chi sa usare il fuoristrada in ogni situazione mette in evidenza anche l’aspetto umano; infatti questi ragazzi hanno scelto dei veicoli a 4 ruote motrici, che fossero anche capienti per poter portare più materiali possibili. Poi una colta giunti a destinazione hanno dedicato il loro tempo ad ascoltare le persone del posto. Le storie che sono emerse lasciano veramente tutti senza parole. Si tocca con mano l’enormità e la complessità del problema. L’esperienza vissuta ha cambiato il modo di pensare di ogni singolo partecipante, come ci hanno spiegato alcun idi loro con cui abbiamo potuto parlare.

Durante i giorni di visita e di consegna del materiale, naturalmente sempre rispettando le regole anti-pandemiche, il Team di Protection 4Kids ha potuto condividere momenti molto intensi attraverso la musica, i racconti, ed anche la cucina. Infatti dopo alcune tappe ai supermercati locali per reperire gli ingredienti necessari, si sono messi tutti “con le mani in pasta” ed hanno insegnato a preparare la tipica pizza italiana, con i semplici ingredienti come farina, acqua, lievito, pomodoro e mozzarella. Ingredienti che se da noi sono scontati, a Lavrio assumono tutta un’altra importanza.

Inoltre non è cosa da poco impastare gli ingredienti per realizzare una cena per tutti i presenti, oltre un centinaio di panetti per la pizza possono sembrare poca cosa solo a pizzaioli superesperti.

Un altro momento molto significativo, è stata la preparazione delle ricette tradizionali curde, a base di verdure e di riso, cucinate con spezie e preparate assieme alle persone che vivono a Lavrio già da qualche tempo. Così tra la preparazione dei piatti si chiacchiera e si conoscono delle storie davvero incredibili, di persone che avevano una vita e che in modo assurdo sono state perseguitate dai governi del loro paese, tanto da dover scappare.

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