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Hungarian Baja 2023

Sykora noavigazione

L’Hungarian Baja 2023 ha avuto luogo, come da trazione, a metà agosto. Quest’anno, oltre ai risultati sportivi si è festeggiato il ventesimo compleanno, un risultato davvero incredibile, che ha messo ancora di più in luce la bellezza dell’area magiara coinvolta nella competizione.

Infatti, da alcune edizioni, il quartier generale della gara è la cittadina di Varpalota con lo splendido Castello di Thury.

 

Hungarian Baja 2023 – il programma ed il percorso

La competizione prevedeva due giorni di verifiche tecniche ed amministrative; suddivisi tra equipaggi partecipanti al campionato CEZ ed ungherese; ed equipaggi partecipanti al campionato Europeo FIA Cross Country Bajas. Dopo le verifiche, il prologo lungo 9,7km ha stabilito l’ordine di partenza della prima delle prove cronometrate. Infatti le prove speciali erano 4 lunghe ben 110 km cadauna; tutte ricavate lungo il percorso con partenza da Varpalota, attraverso Osku, Gyulafiratot, Marko. Il primo giorno gli equipaggi iscritti hanno percorso due volte il circuito in un senso, il giorno successivo due volte nel senso opposto.

Questa scelta è davvero interessante, infatti i piloti sono costretti a tenere un’andatura di guida molto attenta perché la navigazione è piuttosto complessa, poiché il tracciato è molto contorto e ci sono diversi passaggi vicini ma distanti in termini di chilometri percorsi.

Il tracciato è sicuramente molto polveroso, poiché formato da piste pietrose, zone con bassa vegetazione, che si alternano a belle foreste di abeti; perciò tante curve, tante traiettorie ed una navigazione davvero impegnativa.

 

Hungarian Baja 2023 – i concorrenti e la gara

Come abbiamo già accennato, si sono presentati al via della ventesima Hungarian Baja ben 101 concorrenti, suddivisi nelle varie categorie; sia moto, quad, ssv, auto e persino camion.

Tra i top driver i nomi classici del campionato euorpeo FIA Cross Country Bajas; ma ciò che è doveroso sottolineare è la presenza di equipaggi provenienti da ogni dove, come ad esempio Fernando Alvarez dall’Argentina; ed ancora tra le moto Andrew Houlihan dall’australia.

Quindi non potevano mancare gli equipaggi italiani, che hanno davvero ottenuto grandi risultati; infatti Amerigo Ventura e Mirko Brun con il loro Yamaha Quaddy hanno conquistato il podio della categoria T4. L’equipaggio alla fine della competizione ci ha confermato la durezza della gara; il fatto che bisogna sempre stare estremamente concentrati, perché i rischi ci sono dietro ogni pietra e dietro ogni albero.

Nella categoria T2 un grande risultato è stato quello della famiglia Trivini, infatti Alessandro e Marco Trivini Bellini con il loro Mitsubishi Pajero bianco ed arancio, hanno conquistato il primo gradino del podio nella categoria. Invece molto più sfortunati Davide Catania e Roberto Briani che hanno surriscaldato il motore del loro can.am e si sono dovuti fermare quando mancavano poco più di 40 km alla fine.

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