La Baja Aragon 2025 ha avuto luogo a fine luglio nel deserto dell’Aragon in Spagna. Questa competizione, oltre ad essere parte del calendario Mondiale Fia Bajas è anche la prima gara che ha dato vita a questa tipologia. Quindi è doveroso sottolineare l’importanza storica di questa manifestazione e del duro lavoro di organizzazione che comporta. Ma andiamo con ordine.
BAJA ARAGON 2025 – programma
La competizione, come sempre negli ultimi 12 anni ha il quartier generale a Teruel, qui si sono ritrovati ben 300 concorrenti suddivisi nelle varie categorie. Infatti in questa competizione partecipano le moto, i quad, le auto, gli ssv, i camion. Inoltre oltre alle categorie FIA e campionato nazionale ci sono i concorrenti della Para Baja ed i concorrenti della Baja Regularidad. Rispettivamente veicoli condotti da concorrenti diversamente abili, e veicoli di serie che seguono una media molto bassa, quindi regolarità.
Quindi una prima giornata di verifiche tecniche ed amministrative, poi una giornata dedicata ai test nello splendido quartiere di Masia Pelarda. Questo luogo è veramente particolare, realizzato da un ex pilota come David Nadal, che ha creato gli spazi necessari a testare ogni tipo di 4×4. Ovviamente quando non c’è la Baja qui si fa comunque scuola di off road, per imparare ad affrontare ogni tipo di percorso.
A Masia Pelarda hanno fatto i test la maggior parte degli equipaggi iscritti nella categoria auto ed ssv. Poi venerdì ha avuto inizio il prologo, un tracciato di 7km nella zona di Gea de Albarracin, montuosa e piuttosto veloce.
Dopo il prologo, sabato due prove speciali, una di 185km ed una di 135km affrontate contemporaneamente da una parte le moto dall’altra auto e camion e poi viceversa.
Domenica una terza prova speciale di 140km ricavata quasi interamente sul percorso della prima. Quindi un percorso montagnoso, veloce, ma soprattutto polveroso e secco. Infatti nonostante le poche piogge dei giorni precedenti, il terreno era estremamente asciutto.
BAJA ARAGON 2025- i concorrenti
Nella categoria FIA i partecipanti erano molti, ben 90 equipaggi. Ovviamente i nomi più blasonati non sono mancati; come ad esempio Yacopini con la sua Toyota, vincitore dell’Italian Baja. Qui però nulla ha potuto contro la Toyota del portoghese Joao Ferreira, che ha staccato di soli 2 secondi la Dacia Sandrider di Nasser Al Attiyah. Mai nella storia della baja ci sono stati solamente 2 secondi di distacco tra i primi due classificati. Sul terzo gradino del podio la Ford di Nani Roma. Il simpaticissimo pilota di casa, ha condotto una gara davvero spettacolare ed il suo veicolo, pur meritando la vittoria, ha subito una foratura di troppo; posizionandosi quindi solo al terzo posto assoluto. E’ incredibile, come gare così lunghe e difficili poi portino a distacchi praticamente minimi.
Trai i portacolori italiani il primo che troviamo in classifica e Mirko Brun, navigatore dell’inglese Charles Tuthill, con il loro Oryx T3 hanno chiuso in ventisettesima posizione assoluta. Un ottimo risultato essendo alla loro prima partecipazione.
Mentre meno fortunata la gara di Amerigo Ventura, che ha avuto qualche problema tecnico ed ha chiuso in cinquantaduesima posizione, su 79 concorrenti classificati.
Tutte le classifiche dettagliate sono disponibili sul sito www.bajaspain.com
BAJA ARAGON 2025 – il percorso
Abbiamo già detto quanto erano lunghe le prove speciali. Ma dobbiamo anche sottolineare l’intenso lavoro di preparazione che deve essere fatto per raggiungere tali risultati. Infatti il deserto di Aragon si presta certamente a questo tipo di competizioni; ma l’aspetto organizzativo e politico deve essere seguito attentamente. Infatti i vari comuni, possono consentire il transito oppure no, così come gli ambientalisti, in Spagna chiamati Medio Ambiente, devono dare il loro consenso.
Quindi fino all’ultimo minuto non è detto che il percorso sia quello scelto inizialmente. Perciò i giorni precedenti alla gara, il personale che lavora lungo il tracciato è davvero molto. Ci sono un esercito di volontari a bordo dei loro 4×4, che “picchettano” il tracciato. Ad ogni curva, dosso, buco, salto, piazzano frecce, cartelli, fettucce. Poi i giorni di gara si aggiungono ancora altri volontari che controllano ogni postazione, sia con le radio, che di persona. Contiamo un totale di oltre 700 persone che creano la base della Baja Aragon, seguiti dal Direttore del Percorso Javier Vicente.



















